Il fotovoltaico Roma da rapporto statistico 2016 – Solare fotovoltaico GSE
Fotovoltaico Roma: il GSE gestisce i meccanismi di sostegno delle energie rinnovabili, fa parte del Sistema Statistico Nazionale (SISTAN) ed è responsabile del Sistema Italiano di Monitoraggio delle Fonti Rinnovabili (SIMERI) previsto dal Decreto Legislativo 28/2011.
Con il Decreto 14 gennaio 2012 del Ministero dello Sviluppo economico il GSE è diventato responsabile della rilevazione statistica di tutti gli impianti fotovoltaici e di tutti gli altri impianti a fonte rinnovabile fino a 200 kW.
I dati statistici riportati nel presente rapporto sono frutto dell’integrazione delle diverse informazioni raccolte. Ebbene, a fine 2016 in Italia risultano in esercizio ben 19.283 MW di impianti fotovoltaici che nel corso dell’anno hanno generato 22.104 GWh.
Interessante che durante il solo anno 2016 sono stati installati complessivamente 382 MW, quasi tutti aderenti al meccanismo dello Scambio sul Posto.
Un bel risultato nell’ambito del quale spicca la Lombardia con 109.108 impianti installati, il Veneto con 99.486, L’Emilia Romagna con 74.873 impianti installati ,il Lazio con 46.718 impianti installati, la Puglia con 44.614, e la Sicilia con 47.072 impianti installati.
Impianti fotovoltaici Roma
La tecnologia di un impianto fotovoltaico Roma consente di trasformare direttamente l’energia solare in energia elettrica attraverso l’effetto fotovoltaico, ossia la proprietà di alcuni materiali semiconduttori di generare elettricità se colpiti da radiazione luminosa. Il silicio, elemento molto diffuso in natura, è il materiale base per la cella fotovoltaica, dispositivo elementare in grado di produrre circa 1,5 Watt in corrente continua, normalmente insufficiente per gli usi comuni.
Più celle sono collegate elettricamente e incapsulate in una struttura a formare il modulo, componente base commercialmente disponibile. Più moduli, collegati in serie e in parallelo, formano le sezioni di un impianto, la cui potenza può arrivare a migliaia di kW.
A valle dei moduli degli impianti fotovoltaici è posto l’inverter, che trasforma la corrente continua generata dalle celle in corrente alternata, direttamente utilizzabile dagli utenti o riversabile in rete. I moduli possono essere orientati verso il sole su strutture fisse o su strutture in grado di seguirne il movimento allo scopo di incrementare la captazione solare (impianto fotovoltaico ad inseguimento).
Ogni kWp installato richiede uno spazio netto di circa 5- 8 – 10 mq a seconda dei moduli a silicio cristallino utilizzati e complanari alle coperture degli edifici; occorre invece uno spazio maggiore per moduli disposti in più file su superfici piane per ridurre gli ombreggiamenti.
In Italia l’esposizione ottimale per moduli fissi è più possibile verso Sud con un’inclinazione adeguata ai dati di progetto: un impianto fotovoltaico, ottimamente orientato ed inclinato, può produrre in media generale dai 1.000 kWh per kWp installato nell’Italia Settentrionale ai 1.500 /1600 kWh per kWp installato nell’Italia Centrale e Meridionale.
Un impianto fotovoltaico produce elettricità per 25 anni e taluni oltre, con poche necessità di manutenzione e una resistenza adeguata agli agenti atmosferici.
Le principali applicazioni dei sistemi fotovoltaici sono:
- Impianti fotovoltaici collegati in rete bassa tensione;
- Impianti fotovoltaici collegati in rete MT – AT;
- Impianti fotovoltaici con accumulo con utenze isolate da rete.
Tipologia generale di pannelli o moduli Pannelli di silicio cristallino (monocristallino e policristallino): rappresentano la tipologia più diffusa. Le celle policristalline risultano particolarmente efficienti in termini di conversione della radiazione incidente in energia elettrica.
Pannelli a film sottile con silicio amorfo o altri materiali. I dispositivi a film sottile con silicio amorfo sono realizzati facendo evaporare alcuni suoi composti con l’idrogeno (il Silano o il Disilano) su supporti rigidi o flessibili come il vetro, la plastica o la lamiera.
Altri materiali innovativi con cui realizzare questi pannelli sono il diselenurio di indio e rame (CIS) e il telloruro di Cadmio (CdTe). I pannelli realizzati con questa tecnica sono caratterizzati da rendimenti più bassi rispetto al silicio cristallino, ma possono avere maggiore versatilità di utilizzo.